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ACQUA PER CRESCERE: SCUOLA MATERNA

L’acqua è ambiente ideale per vivere nuove esperienze, sviluppare al meglio le attività motorie, comunicare ed esprimersi.

PREMESSA

L’acqua intesa come ambiente in cui vivere l’esperienza di sé e l’incontro con l’altro, sollecita importanti canali d’ascolto e di comunicazione. L’ambiente acquatico spesso può proporsi semplicemente ed inaspettatamente, come medium, elemento che “è in mezzo”, intermedio, tra sé e altro.
I bambini riscoprono il contatto atavico con l’acqua e con essa nuove fonti di sicurezza. I percorsi di acquaticità, attraverso il gioco simbolico, accompagnano i bambini a nuove scoperte, verso la socializzazione.
L’acqua è una carezza diretta, che rivitalizza il corpo; laddove manca una superficie di appoggio su cui spostarsi, stimola l’apprendimento motorio adeguandosi alla nuova situazione.
Nelle prime fasi del percorso prevale l’esperienza di gioco galleggiamento, di percezione corporea, il corpo fluttua, dondola ed ondeggia, i bambini sperimentano la mancanza di gravità, trovando nuovi schemi motori in statica e dinamica, facendo resistenza all’acqua migliorando le capacità di coordinare il movimento.
L’acqua rende possibile il gioco “aggressivo” decolpevolizzando il gesto e l’azione: spruzzo, schizzo lancio l’acqua, la “picchio” con il tubo, la batto con i piedi , la sputo… e la mia azione non “fa male”!

L’ACQUA E IL CORPO

l’acqua come ambiente conduttore di sensazioni per creare nuove esperienze che aiutino il bambino nello sviluppo psicomotorio
l’acqua come ambiente delle attività motorie di base
il corpo in movimento come modalità di comunicazione
il corpo in movimento come espressione di un immagine di sé

OBBIETTIVI
  • Processi di tipo cognitivo, relazionale e fantastico
  • Sviluppare lo schema corporeo
  • Sviluppare la motricità globale
  • Stimolare i concetti topologici-topografici: alto-basso, sopra-sotto, dentro fuori, grande-piccolo
  • Sperimentare strategie per lo spostamento, il galleggiamento, l’immersione in acqua, l’equilibrio e trovare soluzioni per superare le difficoltà
  • Assumere ruoli diversi nel gioco
  • Rispettare le regole – aspettare il proprio turno
  • Conoscere e sperimentare le caratteristiche dell’acqua, ricercare nell’esperienza le soluzioni dello spostamento in acqua
  • Sperimentare e individuare l’utilizzo dei vari materiali in acqua
  • La simbolizzazione: tradurre graficamente l’esperienza vissuta in acqua e saperla nominare
  • Processi identitari
  • Percepire il sé corporeo
  • Sperimentare i propri limiti
  • Riconoscere le proprie conquiste
  • Sperimentare in modo autonomo il proprio essere in acqua
  • Capacità di giocare e collaborare con i propri compagni, nella realizzazione di un progetto comune
  • Capacità di fare riferimento all’adulto come garante della regola
IL MATERIALE PREVISTO

L’inizio delle attività è sempre di gioco spontaneo, affinché i bambini possano sperimentare l’uso del materiale, sia attraverso il gioco prevalentemente funzionale sensomotorio, che attraverso il gioco simbolico che investe gli oggetti. Si prosegue con il gioco strutturato partendo dalla proposta dei bambini che l’operatore coglie e valorizza stando “al gioco” per portarli allo sviluppo dell’acquaticità.

Materiali che sollecitano gli spostamenti

Materiale che galleggia: contenitori di plastica, animali giocattolo, palline di varie dimensioni ecc
Materiale di sostegno: tappeti più o meno rigidi, tubi galleggianti e loro raccordi
Palloni: usati per creare relazioni, da abbracciare per trovare consolazione, da spingere sott’acqua o come sostegno a cui aggrapparsi
Scolapasta: per giocare alla doccia, per fare entrare i bambini in contatto con l’acqua a bordo vasca, delicatamente senza traumi
Tubi: sostengono durante gli spostamenti, vengono anche usati per costruire strutture di gruppo, favorendo la collaborazione, delimitano gli spazi, impongono di passare sotto
Tappeti: diventano barche e zattere, mettono alla prova l’equilibrio e la coordinazione, sono basi da cui lanciarsi per i tuffi, luogo sicuro o luogo da cui scivolare
Palline colorate: favoriscono gli spostamenti durante i giochi
Fogli trasparenti e colorati: da porre davanti alle lampade sott’acqua: creano atmosfera e danno spunti a storie da vivere
Musica: scandisce e da ritmo alla seduta, può essere dolce, come una ninna nanna, o veloce

PROPOSTA

Acquelaria propone le attività in un ambiente caldo e accogliente, la temperatura dell’acqua è di 33° C circa e il gruppo è seguito in uno spazio esclusivo e completamente dedicato. Le attività saranno seguite e condotte da personale specializzato e formato alle competenze del progetto.

TEMPI: gli incontri in acqua avranno la durata di 40 minuti (si aggiunga il tempo per la preparazione e per la doccia), 1 volta alla settimana per 8 settimane.
1° turno: ottobre-dicembre 2011
2° turno: febbraio-maggio 2012

GRUPPI: massimo 10/12 bambini per gruppo. Le classi più numerose, divise in 2 sottogruppi, si alterneranno avendo a disposizione una palestrina per attività di gioco libero/organizzato in attesa del proprio turno in acqua.

DOVE: piscine Acquelaria di Calendasco e Gragnano Trebbiense

COSTI: il progetto prevede un costo di € 30,00 a partecipante.

Ci rendiamo disponibili a supportare l’organizzazione del trasporto presso i comuni di riferimento.

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